Elena Mariotti, la ragazza che sussurra ai cavalli

Scritto da Leonardo Bossi. Postato in Persone

Non c'è un momento sprecato nella vita se viene speso in sella”.
Questa frase, attribuita a Winston Churchill, si sposa alla perfezione con Elena Mariotti. La cavallerizza gualdese è una delle figure più rilevanti a livello nazionale per quanto riguarda la disciplina dell'Endurance, ma fermarsi solo a questo primo aspetto sarebbe riduttivo.
Elena vive in simbiosi con i suoi cavalli: mi capita spesso di andare al suo maneggio e la vedo lì, in mezzo ai suoi animali, che addirittura parla con loro. E loro sembrano veramente ascoltarla e capirla, come fossero esseri umani.
Elena e i cavalli sono veramente una cosa sola, la loro empatia è notevole.

Si può dire che stai in sella a un cavallo da quando sei nata.

“Praticamente è così. La prima volta che sono montata su un cavallo avevo solo tre anni. Ero in Belgio con mio padre Ernesto, che ha da sempre una grande passione per questi animali. Ogni volta che potevamo, mi portava a cavallo. Il primo ricordo che si chiamava Pablo, è con lui che ho iniziato ad appassionarmi veramente già in tenera età”.
La disciplina che oggi pratichi, l’endurance, non è stata però né la prima né l'unica.
“Ho iniziato con la corsa a ostacoli, anche perché comunque quando si è piccoli non si può praticare l'endurance, che ho poi scoperto quando avevo 12 anni.”elena mariotti 01

Ma in cosa consiste, sostanzialmente?
“E' una disciplina di fondo che viene praticata su lunghe distanze, che variano in base alle categorie di gara: regionali, nazionali, internazionali. Le gare regionali consistono in 30 km, mentre quelle internazionali arrivano fino a 160 km. Ci sono, inoltre, gare spalmate su due giorni lunghe 200 km. In una gara di endurance vengono percorsi dei giri lunghi 30 km: al termine di ogni giro, viene effettuata una sosta che prevede una visita metabolica ed un controllo dell'andatura per il cavallo. Alla fine del primo giro, ad esempio, il cavallo che ha meno di 64 battiti riparte per primo e poi a scalare tutti gli altri. Lungo il percorso ci sono anche punti di assistenza con acqua e quant'altro. Le gare regionali servono per qualificarsi alle nazionali ed internazionali.”

Qual è l'aspetto che più ti piace di questa disciplina?
“L'endurance non è uno sport singolo come potrebbe sembrare, ma è una disciplina di squadra. Oltre al binomio cavaliere-cavallo conta molto anche il resto dello staff, come il veterinario o gli accompagnatori. L'endurance mi piace anche perché la bravura sta nel saper gestire il cavallo, adattandosi a differenti percorsi. Cavalli grandi con una falcata possente sono più adatti a percorsi pianeggianti, mentre cavalli più piccoli andranno meglio in percorsi più tecnici.”

Elena Mariotti ha raggiunto tantissimi risultati importanti, l'ultimo, in ordine cronologico, è il secondo posto ai campionati italiani, che l'hanno proiettata tra le migliori a livello nazionale. Nella sua categoria, la Young Rider rivolta agli Under 21, è fra i tre cavalieri élite, i soli a poter partecipare ai Mondiali e agli Europei anche con cavalli nuovi mai montati prima.
Nonostante abbia solo 20 anni ha già partecipato a tre Europei e due Mondiali, portando a casa un argento ed un bronzo nelle classifiche a squadre.
“Quest'estate a Pisa si terrà la Coppa delle Nazioni, e spero vivamente di potermi qualificare”.
Nel suo maneggio, attualmente possiede cinque cavalli, dei quali va molto fiera.
“Quelle con cui gareggio maggiormente sono due sorelle. La prima è Palkaline: ha 12 anni ed è nel pieno della maturità, con lei praticamente finisci sempre sul podio. La seconda è Tania, che invece ha 8 anni e ha quindi ampi margini di miglioramento e fin qui è arrivata sempre prima o seconda nelle gare internazionali. Inoltre ci sono tre puledri: Aksel, che ha 5 anni e con il quale ho subito vinto nella sua gara d'esordio; Tevis, che è salita sul podio alla sua prima gara e Bakara.”
La sua vita è scandita dalla presenza dei cavalli: si divide tra loro e lo studio, senza però rinunciare al tempo libero.
elena mariotti 02
Gli sforzi ed i sacrifici comunque sono molti, “come quando rinunciai ad una gita scolastica per poter gareggiare” precisa.
Ma le si legge negli occhi che tutto questo non le pesa, anche se comunque è un impegno che non conosce ferie: 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Elena, però, non potrebbe mai fare a meno dei suoi amici a quattro zampe: sono la metà che la completa, e, come dice lei, “nella vita un cavallo ce l’avrò sempre”.

L’equitazione è una passione di famiglia in casa Mariotti. Anche suo fratello Luca sta seguendo lo stesso percorso. “Lui ha 15 anni, ha iniziato a gareggiare lo scorso anno e nel mese di giugno ha subito vinto la prima gara internazionale alla quale ha partecipato con Palkaline” racconta con orgoglio Elena.
“Io magari ho più esperienza di lui gareggiando da più tempo, ma come potenzialità Luca non può che migliorare”.

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