Il mio è più piccolo del tuo

Scritto da Giampiero Tasso. Postato in Don Chisciotte

Io ce l'ho più piccolo di te...
Dite la verità: per anni abbiamo vissuto con questa frase, non certo riferita alle "dimensioni freudiane" della propria prestanza fisica.

Non è che in pochissimo tempo ognuno di voi avesse rinunciato, sempre restando in tema di Freud, all'invidia del pene.
Mi riferisco invece ad una cosa più marginale e meno psicologica.
Al cellulare.
Per anni abbiamo fatto a gara per davvero a chi lo avesse più piccolo... il cellulare.

Si partiva dai primi bauli elettronici che pesavano come un ferro da stiro per iniziare, nel corso degli anni '90, all'inseguimento rancoroso dell'abbattimento delle dimensioni del cellulare.
Ogni modello che usciva pubblicizzava le ridotte dimensioni fino a farci vivere nella disperata ricerca delle dimensioni racchiuse e raccolte.
E ognuno di noi si sentiva soddisfatto e realizzato ricordando all'amico... che noi ce l'ave-vamo più piccolo del suo. Il cellulare ovviamente.

Poi la tecnologia porta le suonerie polifoniche, gli schermi a colori il touch screen, lo schermo per vedere foto, filmati, per pinciarlo (allargare il dettaglio della foto), possibilità di fare foto in HD, filmati, montare video, mandarli su You Tube, condividerli.
E pensare che quando arrivarono i telefoni con la videochiamata sognavamo tutti impensabili finalità. Ma abbiamo vissuto per anni con la fobia delle dimensioni.
Girava una battuta: il cellulare è l'unica cosa per la quale i maschi fanno a gara a chi ce l'ha più piccolo.

Il tempo passa e il maschio e l'industria si riprende il tempo perduto e si fa sotto di nuovo a Freud.
Ed ecco ora i cellulari con lo schermo a 4 pollici, a 5, a 7 che per tenerli e reggerli occorre essere in due. Sorrido nel vedere alle gare di bici, alle conferenze stampa, ai matrimoni pure, il veder sollevare telefoni e PADelle per fare le riprese di eventi e cerimonie.
Giuro che li invidio, profondamente. Io con la mia telecamera professionale sono otto anni che cerco di fare una telefonata e non me lo ha mai permesso...

L'unica cosa che l'industria non ha compreso è quella di fare una tastiera adeguata per pigiare i tasti touch, per dare la possibilità anche a quelli come il sottoscritto, che non ha i ditini da principe azzurro, di poter mandare un sms senza dover scrivere "stk pes azzivare. Rigardo ti 10 binuti."

Io ci provo sempre a mandare sms pure con il T9, una sorta di diavoleria che ti suggerisce le parole, e resto basito nel vedere i giovanotti e le giovanotte di oggi che sbirindellano sms come se fossero noccioline americane.
Li invidio, sappiate che li invidio profondamente.
Avevo un melatelefono ma è finito in regalo alla mia Pannocchia che in cambio me ne ha dato uno primitivo.
In compenso riesco a telefonarci benissimo.

A proposito del melatelefono.
Volevo segnalarvi un trucchetto che so bene finirà per rovinare da qui a 15 giorni centinaia di famiglie.
Su melatelefono c'è una terribile, infida, assurda, inconcepibile opzione che ti mette con il culo per terra.
Basta pigiare il tasto centrale ed arrivare alla schermata con la tastiera, quella che compare quando dovete cercare qualcosa, un nome, un contatto... Bene, ora pigiate il tasto Q per tre secondi e poi lasciatelo. Come per meraviglioso incanto compariranno tutte le telefonate, sms, email, mms che avete mandato e ricevuto negli ultimi sei mesi.
Tutti... compresi gli sms che avete cancellato, messi ben bene in ordine e raccolti per singolo sms mandato per l'intera comunicazione che avete avuto con l'altra persona. T
elefonate inviate e ricevute, durata, sms inviati e ricevuti, anche quelli che avete cancellato con la giusta attenzione per non farli rileggere.
Tutto lì, in bella vista, nella cache indistruttibile del melatelefono, perfetti, reali, visibili e, soprattutto, leggibili. Alla faccia della privacy e del-l'inciucio.

Ora chi sta leggendo lo sa e lo saprà anche la legittima consorte, fidanzata, amante, figlio e cugino con parentela annessa.
Come piffero si fa a cancellare tutto?... e mica sono Babbo Natale che posso raccontarvi tutto, no?

Un'ultima cosa prima di lasciarvi, per raccomandarvi l'uso corretto dei vostri cellulari, ricordando che o che sia piccolo o sia enormemente grosso... l'uso è sempre condizionato dall'educazione.

Ricordo un viaggio in Eurostar.
Freccia Rossa, partenza in orario da Firenze. Posto 7 "finestrino". Di fronte a me si siede una signora anziana. Signorile, occhiali con montatura rotonda color oro, capelli corti, magra, un pullover celeste a collo alto. Buongiorno, buongiorno... io leggo una relazione, lei il giornale.
Di là del corridoio viaggiano marito e moglie, romani (si sente dall'accento di lei che telefona agli amici... ahò, stamo pe arivà... come sta er pupo... e Nando? Che dice?).
Sui 50 anni entrambi.
Lui gioca con il melatelefono, testa bassa e in silenzio.
Lui è in silenzio, perchè il melatelefono è a tutto volume.
Un gioco dove devi rompere delle palle colorate che cambiano e crescono di continuo.
Sbeng, sblig, gleng, chong... trutun trutun... dopo sette minuti di cotale sega la signora anziana mi guarda e dice sottovoce... con una delicatezza sovrumana... Io cambio posto...
Le dico: non serve.

Mi rivolgo, esprimendo incommensurabile curiosità, al signore che sta giocando... Mi scusi ma che applicazione è che non la conoscevo?
L'uomo del game over mi risponde senza staccare gli occhi dal giochino.... E' un "ball qualchecosa"....
Ah, ammicco io, e quanti punti si prendono per ogni palla che rompe?
E lui, senza allontanare l'attenzione dal record: 10 punti le verdi, 30 le rosse e 100 le oro... unhmmm interessante.... potrebbe aggiungere 1000 punti per le mie rosa con i peli che si sono rotte da subito?
E facciamo altri 1000 anche per la signora che ho di fronte... non ne conosco il colore ma, mi creda, sono in frantumi anche le sue di lei......

Lui è sorpreso... non dice nulla... ma mette il gioco silenzioso.... La moglie mi guarda con un'aria di sfida, pronta a scattare come un mastino in difesa del suo padrone.
Io la anticipo e aggiungo... E tra poco la voce dell'operatore del treno raccomanderà che, per educazione, sugli Eurostar delle Ferrovie dello Stato è consigliato vivamente di limitare anche il tono delle conversazioni telefoniche per non disturbare gli altri viaggiatori.

Se vi chiedevate perchè mi chiamano bastardo, ora avete un motivo in più..

Condividi

cover categorie persone filippetti

Persone

Uomini e donne "made in Gualdo". Frammenti di vita, avventure, imprese.

cover categorie luoghi roccaflea

Luoghi

Ricordi, sensazioni e emozioni dei luoghi gualdesi; com'erano, come sono, come saranno.

cover categorie storie f1

Storie

Storie e racconti "made in Gualdo".

cover categorie imprese base-scout

Rubriche

Rubriche periodiche della redazione di "Made in Gualdo".

UA-182230-18