Gualdo Tadino vola a Expo 2015

Scritto da Roberto Casaglia. Postato in Luoghi

 

“Che ci importa dei Bronzi di Riace quando all'Expo avremo l'Albero genealogico della stirpe di David di Matteo da Gualdo?”
Con queste parole, pronunciate nel corso di una recente presentazione del suo ultimo libro a Città della Pieve, Vittorio Sgarbi ha voluto da un lato fare riferimento alla polemica per la mancata concessione dei Bronzi all'importantissima manifestazione che aprirà i battenti a Milano il 1 maggio prossimo, e dall'altra dare un notevole risalto all'opera del pittore gualdese, che ha nel critico d'arte più famoso d'Italia un suo grandissimo estimatore.

L'ammirazione di Sgarbi per Matteo da Gualdo, infatti, fu svelata più di dieci anni fa, quando visitò la mostra a lui dedicata presso la Rocca Flea e lo definì “un pittore straordinario, un maestro di prima fila”.vittorio sgarbi rubboli gualdo tadino
Sapendo della considerazione di Sgarbi per Matteo, la direttrice del Polo Museale, Catia Monacelli, gli ha suggerito di portare una sua opera all'Esposizione Universale di Milano da inserire all'interno della mostra “Il Tesoro d'Italia”, da lui curata. Invito prontamente raccolto.
“Nell'area Expo ho concepito un'esposizione di capolavori scelti e articolati per regioni. Nel più importante padiglione, tecnologicamente attrezzato, 'Eataly', con un potenziale di visitatori stimato intorno a 10.000 persone al giorno, sarà presentata una ricca selezione di opere, tra pittura e scultura, dal Trecento ai giorni nostri”, sottolinea Sgarbi.
All'interno di questa mostra, che conterrà un centinaio di capolavori italiani, saranno presenti ben tre opere di Gualdo Tadino. La pittura di Matteo da Gualdo sarà infatti affiancata da due pezzi della ceramica a riflesso Rubboli, scelti da Sgarbi durante la sua visita al neonato museo gualdese.
“Si è letteralmente innamorato di questi due capolavori contenuti nel Museo Rubboli”. Catia Monacelli ha avuto il grande merito di coinvolgere e convincere Sgarbi in questa iniziativa che darà risalto su una vetrina mondiale al patrimonio artistico di Gualdo Tadino.
L’amministrazione comunale ha dato subito ampia disponibilità ed ecco che all’Expo finiranno sotto i riflettori due importantissime figure artistiche di Gualdo Tadino: il notaio e pittore del Rinascimento Matteo da Gualdo e Paolo Rubboli con la sua dinastia familiare, che ha portato sino ai giorni nostri la ceramica a lustro di matrice mastrogiorgiesca.
“La mostra ‘Il tesoro d'Italia’ è prevista tra il 1 maggio e il 31 ottobre 2015 nella cornice di Eataly, con la piena convinzione e partecipazione di Oscar Farinetti, che condivide con me questa importante iniziativa della cultura italiana - evidenzia Sgarbi in una nota - L'obiettivo della mostra è quello di segmentare una materia così vasta e articolata come la complessa geografica artistica italiana in episodi coerenti tali da far emergere, con grande chiarezza, lo spirito dei luoghi e il gusto espresso nelle forme. Anche ad occhi inesperti apparirà evidente la diversità di un piemontese da un lombardo, di un veneto da un toscano, di un marchigiano da un pugliese, e mai, come in questa occasione, il confronto apparirà tanto evidente da far riconoscere ogni differenza in un coro che restituisce l'immagine dell'Italia: un mosaico da cui emerge una unità costruita sulla varietà, perché l'Italia è una e divisibile, e così si mostra in una esposizione senza precedenti, verificando costanti nel mutare dei secoli”.
expo gualdo tadino matteo rubboli
Le opere d'arte gualdesi presenti a Expo 2015 sono:
L'Albero genealogico della stirpe di David, o Albero di Jesse, un dipinto a tempera su tavola eseguito nel 1497 da Matteo da Gualdo, originariamente presente nell'altare dell'Immacolata Concezione nella Chiesa di Santa Maria a Gualdo Tadino e attualmente conservato nel Museo Civico della Rocca Flea.
Società Ceramica Umbra – Paolo Rubboli, Gualdo Tadino: vaso a palla moderno con manici, maiolica a lustro oro e rubino, 1925-31. Su progetto di Aldo Ajò.
Società Ceramica Umbra – Paolo Rubboli, Gualdo Tadino, vaso con manici a cresta, maiolica a lustro oro e rubino,1925-31.
Il coordinamento della presenza delle regioni d’Italia nel padiglione Eataly sarà svolto dalla Regione Lombardia. Saranno presenti una serie di opere d'arte che rappresentano l'identità delle diverse regioni italiane. Tre di queste saranno di autori e di provenienza gualdesi.

 

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