Casa Cajani, scrigno di tesori

Scritto da Roberto Casaglia. Postato in Luoghi

Lo scorso luglio 2012 il Polo Museale Città di Gualdo Tadino si è arricchito della sezione del Museo della Ceramica. Ad ospitarla è il Centro Culturale Casa Cajani, residenza signorile risalente al XVIII secolo. Oltre ad esporre manufatti provenienti da Firenze, Pesaro, Deruta e Urbino, la parte più rilevante è dedicata alla produzione dell'artista gualdese Alfredo Santarelli, la cui fabbrica sorgeva in via Monina, a pochi passi da Casa Cajani.

casa-cajani"Un progetto legato alla storia artistica, produttiva ed economica di questo territorio, che documenta i prestigiosi traguardi raggiunti nel corso dei secoli dalle manifatture ceramiche di Gualdo Tadino.

Un omaggio anche alla creatività e alle qualità tecniche e professionali dei ceramisti gualdesi che, nel corso di una storia secolare, hanno diffuso nel mondo il risultato di un'esperienza artistica e produttiva, acquisendo un'attenzione sempre più crescente da parte di estimatori e collezionisti sia per l'artigianato artistico di tradizione che per l'attualità della ricerca e dell'innovazione.

Nella seconda metà del 1800, in Italia, all'interno di un grande fermento dell'artigianato artistico che fa seguito alla cultura europea dell'Arts and Crafts, si sperimenta la tecnica del lustro alla maniera di Mastro Giorgio Andreoli, soprattutto nella produzione storicista di vasi di ispirazione neo-rinascimentale.

A Gualdo Tadino si assiste ad una vasta fioritura di esperienze artistiche e produttive e la città umbra, partendo dalla riscoperta dei lustri metallici e delle misteriose iridescenze alchemiche dei lustri rinascimentali, diviene un centro internazionale per la produzione di ceramiche.

Verso la fine del periodo storicista, con l'influenza della cultura liberty, interessante appare l'utilizzo della ceramica per l'architettura di cui rimangono, in alcuni pregevoli edifici gualdesi del periodo, fascioni per sottotetti con immagini di strumenti musicali, girali vegetali di evocazione rinascimentale, lesene e ornamentazioni sagomate per ingentilire porte e finestre. In questa ripresa ed evoluzione della ceramica gualdese molti opifici si distinguono per la qualità delle loro produzioni: le fabbriche di Rubboli e Santarelli, la "Cooperativa Ceramisti", la "Luca della Robbia", "La Società Ceramica Mastro Giorgio", "L'Industria Ceramiche Angelo Pascucci"ed altre.

Con le sezioni del Museo della Ceramica presso Rocca Flea, Casa Cajani, l'Opificio Rubboli e con la prospettiva dell'esposizione delle opere del Concorso Internazionale della Ceramica, la cui prima edizione risale al 1959, e di quelle della recente Triennale, prende forma l'idea del Museo come sistema costituito da più punti espositivi.

Il percorso di visita alle sezioni del museo si sovrappone a quello del centro storico e va a qualificare e ad arricchire un itinerario storico-culturale e turistico che vede la presenza di importanti emergenze architettoniche quali la Rocca Flea, la chiesa di San Francesco, la Cattedrale di San Benedetto, palazzi pubblici, privati e interessanti scorsci della città.

Le sezioni del Museo della Ceramica presso Rocca Flea, Casa Cajani, e l'antico Opificio Rubboli espongono materiali che vanno dalla seconda metà del diciannovesimo secolo fino agli ultimi decenni del ventesimo.
Nella Rocca Flea si conservano anche alcuni dei più antichi manufatti di maiolica e terracotta usciti dalle fabbriche locali.
Nella Casa Cajani c'è una collezione di manufatti, prodotti non solo nell'area di Gualdo Tadino ma anche in quelle di Firenze, Pesaro-Urbino, Deruta e Napoli. In questa sezione del Museo della Ceramica di Gualdo Tadino alcune sale sono dedicate ad Alfredo Santarelli.Un omaggio alla sua opera e un riferimento concettuale, considerato che la sua fabbrica di cui si conserva, all'esterno della facciata in Via Monina, l'insegna pubblicitaria in maiolica, era adiacente e confinante con questa sede espositiva.
L'Opificio Rubboli dispone invece di un'ampia collezione delle produzioni della manifattura gualdese fondata nel 1873 da Paolo Rubboli" (testo ripreso da "Il Museo della Ceramica di Gualdo Tadino" di Nello Teodori, curatore del progetto scientifico e dell'allestimento).

LE PROPOSTE DIDATTICHE DEL MUSEO DELLA CERAMICA
Il ricco e rinnovato percorso ha dato nuovo impulso anche per quanto concerne le attività didattiche rivolte alle scuole di ogni ordne e grado.
Il Laboratorio "Dall'argilla al colore", coinvolge gli studenti nel particolareggiato viaggio che l'artista compie prima di arrivare all'opera finale: dalla modellazione dell'argilla per creare l'oggetto, fino alla tecnica dello spolvero per preparare il disegno, per poi giungere alle fasi di pittura e cottura, che portano al lustro oro e rubino.
I ragazzi "mettono le mani in pasta" attraverso un vero e proprio laboratorio di ceramica, che prevede una parte di manualità creativa, con il modellamento della creta, ed una parte di pittura.

Per informazioni sui giorni ed orari di apertura è possibile contattare lo 075 9142445 oppure scrivere ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Condividi

cover categorie persone filippetti

Persone

Uomini e donne "made in Gualdo". Frammenti di vita, avventure, imprese.

cover categorie luoghi roccaflea

Luoghi

Ricordi, sensazioni e emozioni dei luoghi gualdesi; com'erano, come sono, come saranno.

cover categorie storie f1

Storie

Storie e racconti "made in Gualdo".

cover categorie imprese base-scout

Rubriche

Rubriche periodiche della redazione di "Made in Gualdo".

UA-182230-18