Penna e calamaio, dicembre 2012

Scritto da Roberto Casaglia. Postato in Penna e calamaio

Catena Fiorello non è soltanto la sorella dei più celebri Rosario e Beppe, ma è una scrittrice che alcuni anni fa ha pubblicato un libro dal titolo "Nati senza camicia" in cui narra le storie di venti personaggi che, come si suol dire, ce l'hanno fatta.
Storie diverse ma con un unico comune denominatore: hanno tutti cominciato da zero e nel corso della loro vita hanno raggiunto gli obiettivi che si erano prefissati senza però mai desiderare il successo o i soldi.


Il denaro è solo l'unità di misura per valutare le loro capacità. Ma, in principal modo, tutti amano ciò che fanno e la loro passione la trasmettono anche ai collaboratori, sapendo che senza di essi non sarebbero mai arrivati a certi traguardi. In altre parole, hanno seguito una vocazione.
Di vicende come quelle narrate nel libro della Fiorello fortunatamente ce ne sono ancora molte, in diversi campi e anche vicine a noi.

In questo numero ne raccontiamo alcune: da Aurélie Filippetti, figlia di operai emigrati all'estero che, partendo da una piccola cittadina della Mosella, è arrivata al governo della Francia, ad Angelo Barberini, che insieme ad altri soci ha creato dal nulla un'azienda leader a livello mondiale nel proprio settore e portato una squadra di calcio dall'anonimato dei campionati dilettantistici alle soglie della serie B. Ilio Chiocci, che sin da bambino sognava di viaggiare, e che, dopo aver girato per due volte il globo lavorando nei migliori hotel, è oggi uno dei professionisti più importanti del mondo nel suo ramo.
Padre Mario Collarini, umile frate cappuccino, che nel silenzio del convento della Madonna del Divino Amore prepara ogni anno il calendario più diffuso al mondo, con i cui ricavati tante persone in difficoltà possono avere un sollievo.
Ma anche il Gruppo Scout, che da anni inseguiva l'idea di avere una base di richiamo nazionale, divenuta realtà.

Tenacia, capacità di lavorare in gruppo, voglia di lasciare un segno: questa la linea che congiunge questi personaggi i quali, partendo da ambienti diversi, sono riusciti a trasformare i loro sogni in preziosi alleati grazie al lavoro e alla forza di volontà.
Bisogna fare della propria vita come si fa un'opera d'arte, diceva D'Annunzio.
Loro ci sono riusciti vincendo, soprattutto, la sfida più grande: quella con se stessi.

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